Prendendo in mano il catalogo "Arte nella Natura", per un breve tempo mi sono riimmersa nel verde dei boschi alla ricerca degli alberi con i quali sempre più spesso entro in sintonia, una sintonia che scalda il cuore e aiuta lo spirito  a comunicare e ascoltare meglio la musica delle sfere.

Durante un'escursione in montagna, sono rimasta indietro, come abitualmente faccio, per godermi in pace i profumi e i suoni del bosco. Guardando le foglie rosse e marroni a terra, ho paragonato la natura autunnale alla donna che si avvicina alla fine del suo ciclo fertile,  con i suoi rossori, le sue vampate di calore e di colore, quasi a voler significare che niente finisce completamente, perché anche nell'inverno di una vecchiaia vissuta in piena coscienza  di ciò che si è realmente, esiste la gioia di vivere.
Io mi sento in sintonia con i ritmi naturali delle foreste e delle montagne, degli animali, delle acque dei fiumi e soprattutto delle grandi vastità dei mari.
Forse sarà perché in passato, essendo divenuta sorda nel fisico, ho affinato l'altro "udito", forse perché vedo e sento la creazione in ogni cosa che incontro, forse perché amo la vita in tutte le sue manifestazioni, forse...
Oppure è perché riesco ad emozionarmi guardando dei legni intrecciati o delle assi infitte come un' agopuntura nella terra, alla maniera di Stonehenge, o dei tunnel fatti di liane avvolte in cui andare a nascondersi (come ho sognato appena viste le opere al Parco Rota) o perché ancora adesso mi piace correre scalza sull'erba e giocare coi miei cani come facevo da bambina: perché io credo ancora nella magia e nell’ energia della Madre Terra!
Saluto  tutte le Donne del Bosco,  augurando che le loro splendide, meravigliose interpretazioni naturali possano raggiungere il cuore di tutti ed essere capite e sentite per quello che veramente esprimono.

 

 Mariateresa (Maya per i folletti del bosco)

San Vito al Tagliamento 2005

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