Dal "Messaggero
Veneto" del 30 luglio 2004 -
In Carnia un magico sentiero
- A Ovaro la vecchia ferrovia diventa
un'opera d'arte con le Donne del Bosco -
Ragni giganti,
nanerottoli, sbilfs, magiche apparizioni, luoghi di silenzio e di
meditazione: sono alcuni dei motivi di attrazione del percorso artistico,
disegnato con poesia e delicatezza, lungo il tracciato della vecchia
ferrovia che univa Tolmezzo a Comeglians, in territorio di Ovaro. Per il
secondo anno consecutivo, un gruppo di appassionate e attivissime artiste,
utilizzando i mezzi e gli strumenti più semplici, ha elaborato un discorso
molto zen, dunque spirituale e profondo, che parte dal gesto umano e dalla
creatività per trovare un punto armonico con l'ambiente che ci circonda,
rispettandone leggi e ritmi. [...] Il primo esperimento venne tentato lo
scorso anno trovando subito un'affettuosa accoglienza da parte degli
abitanti della valle e di turisti che hanno apprezzato questo modo non
dannoso di intervenire nella natura. Le artiste, che si autodefiniscono
Donne del Bosco, si sono ispirate alla magica "land art" ( il movimento
sorto in America negli anni Sessanta e poi sviluppatosi anche in Europa) e
hanno agito in simbiosi con il luogo, la strada ferrata di un tempo, ora
rimasta senza binari, che dall'abitato di Chialina si inoltra tra gli
alberi verso Comeglians, offrendo un balcone unico dal quale si ammira con
uno sguardo tutta la Val di Gorto, con davanti la pieve e la casa delle
cento finestre di Mione. E il tracciato ora è disseminato di incontri e di
sorprese[...]
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