Fasci di liane collegano tronchi di abeti fra loro opposti, con un andamento zig-zagante, accompagnando l'occhio alternativamente di qua e di là, come un voler esplorare in varie direzioni, sottolineando la disposizione prospettica di alcuni alberi. Linee bianche, perpendicolari al terreno e staccate fra loro, appaiono a un certo punto unite, risultando percettivamente un'unica linea, in direzione di un punto sul tronco più alto e centrale: il “punto di vista”.
Il visitatore troverà che c'è un unico punto sul percorso per vedere ciò. Così, come simbolicamente all'esterno, all'interno di noi c'è un unico punto, il nostro centro, che ci permette di vedere unificato quello che in realtà è separato e frammentato
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